89 x 89 cm, tecnica mista e graffito, olio e acrilico su tavola, 2011 Anni ’60: in pieno sviluppo industriale, il territorio della bassa friulana, attraversato da comode e diritte strade di antica memoria, diventa oggetto di una nuova epopea western, una moderna caccia all’oro dove l’oro è, appunto, il territorio. Disponibile, pianeggiante, collegato direttamente ai centri nevralgici del nuovo mondo economico che si sta delineando, il territorio a vocazione agricola e vitivinicola viene riconvertito in maniera irreversibile a una nuova funzione, quella di supporto indifferenziato alla funzione industriale. Le strade che lo solcano, come in questo caso la Strada Statale 13, si gonfiano ed espandono, sostenendo un traffico veicolare sproporzionato alla loro dimensione.
Would you save or rape this territory?
I centri abitati attraversati dalle grandi arterie stradali, come Orcenico Inferiore, qui rappresentato, subiscono una recisione di spazi e relazioni che non si rimarginerà mai più. L’autotreno, è il simbolo di queste nuove relazioni commerciali e logistiche, transitorie e dispersive, che prendono il posto delle relazioni reali, fra le persone e fra i nuclei abitati.L’opera, realizzat aper un concorso sul tema "Fallimento", rappresenta uno scorcio riconoscibile del paese visto dall’automobile in corsa, in quanto unico mezzo sicuro con cui si può oggi percepire il territorio dalla Statale 13.
Il tema è individuabile nella bretella stradale by-pass mai realizzata, che avrebbe salvato questo piccolo centro urbano da una lacerazione insostenibile.
SS 13 Km 90
80 x 160 cm, tecnica mista e graffito, olio e acrilico su tavola, 2011Al km 90, agli inizi degli anni ’60 vi erano ancora vigneti, boschi, spazi prativi, corsi d’acqua, il territorio era disegnato dalla sinuosità delle anse del fiume. Oggi questo disegno naturale è soffocato da nuove geometrie, a tal punto che dalla statale non è più percepibile la storica vocazione del territorio. Il fallimento è la soppressione degli elementi di riconoscibilità del paesaggio, e la mancata salvaguardia o ricostituzione nella nuova struttura urbana degli ambiti caratteristici di pianura, come fasce di rispetto naturale.
SS 13 Km 89 V – La nuova estetica
80 x 120 cm, tecnica mista e graffito, olio e acrilico su tavola, 2011
Il calcestruzzo è un materiale per tutti: economico e semplice, delinea una nuova estetica dell’abitare, liberando l’edilizia dai vincoli costruttivi e formali del passato. Accolto senza filtri come il simbolo di “nuovo”, di benessere e cambiamento, rappresenta l’emancipazione da un passato contadino di miseria, fatiche e privazioni. Il fallimento sta nel fatto che di quel passato non si vuole conservare nemmeno memoria, al punto che nuovi alieni prendono il posto delle case rurali di pianura.